I primi rudimenti

I primi rudimenti non si scordano mai. Il primo incontro in una libreria. Un incontro causale e lo schiaffo in pieno viso, improvviso e duro. E la mano offerta da leccare. Poi l’incontro in un ristorante. L’ordine di andare in bagno e inviare un video mentre mi procuravo dolore. I passaggi in macchina. La schiava carponi sotto il sedile. Le sue mani a schiaffeggiarmi e torturami i capezzoli. Giù bassa ai suoi piedi. Zitta. Senza un fiato. Solo bassa ad eseguire i suoi ordini.
Così ho cominciato a “sentire” il tocco del padrone. Ad abituarmi e a preparare la mia pelle alle sue torture. A riconoscere il suo odore e a desiderare i suoi desideri. Che poi sono diventati i nostri. Le sessioni giornaliere a distanza. La schiava “iniziata” al dolore, prima più leggero e poi sempre più intenso.
I suoi passaggi improvvisi solo per sentire la figa calda e completamente bagnata del suo animale.
Una strizzata decisa alle labbra della figa per poi andare via. Rimanevo così, piacevolmente inebetita con il cuore che pompava a mille e il sangue che ribolliva al pensiero di sentirlo addosso così violentemente.
Ed era una eccitazione copiosa intensa mai provata prima. Si, una brava schiava e poi una brava cagna si diventa se hai un bravo padrone. Esigente, autoritario e severo nell’insegnare ma anche tanto generoso e orgoglioso quando soddisfatto ti vede mostrargli ciò che hai imparato. E’ un gioco intimo e profondo. Una connessione e fusione totale. La schiava diventa animale in un percorso in cui giorno dopo giorno mostra i suoi progressi.
La schiava serve l’acqua, prepara il tovagliolo, conosce ciò che suo padrone ama mangiare. Intuisce quando è il momento di stare zitta e in silenzio o quando mettersi giù a tavolino per fargli riposare le gambe stanche. Abbassa gli occhi e aspetta punizioni se sa di aver mancato in qualcosa o deluso il suo padrone. O anche solo perché il suo padrone lo desidera e ne ha voglia. E lei si mette nelle posizioni insegnatele ed attende il dolore o l’ umiliazione. Sì perché l’umiliazione è una fase del percorso. Leccare e bere l’urina del padrone pulire con la lingua il suo buco del culo. Pisciarsi addosso a comando. Leccare il pavimento. Trattenere la cacca anche per giorni. La fase forse più “dura” ma necessaria per creare quel rapporto di sottomissione totale che è il collante.
Gli insegnamenti e le umiliazioni. La schiava che diventa cagna. A volte l’animale sbaglia e padrone con autorità fa ripetere la punizione sino a quando non viene fatta nel modo ottimale. Ogni prova viene mostrata e l’intesa tra il padrone e la cagna aumenta. Sino a capire da sola come fare per eccitare e soddisfare il mio padrone.
L’appartenenza ad un uomo e la libertà di scegliere ogni giorno di essere solo sua.